Lago di Como

Quel ramo di manzoniana memoria

Tantissime le bellezze anche sul versante lecchese del Lario

Quel ramo di manzoniana memoria
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“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno” ha sicuramente tanto da offrire al turista.
Certo i luoghi manzoniani dei Promessi Sposi, dalla Villa Manzoni di Lecco al borgo di Pescarenico con la chiesa dell’ex Convento dei Cappuccini e la suggestiva piazza Era, dove si può ammirare la “Lucia”, tipica imbarcazione lariana, fino, magari in bicicletta, a Vercurago dove si ammirano i resti del Castello dell’Innominato e il Santuario di San Girolamo. Ma anche tanto altro. A cominciare dalla bellissima Varenna, un borgo unico della riviera orientale del Lago di Como.

Quel ramo lecchese di manzoniana memoria

Corenno Plinio

L’elenco delle sue attrattive è ricchissimo: il Castello di Vezio a picco sopra l’abitato, Villa Cipressi e Villa Monastero coi loro giardini botanici fronte lago che offrono viste suggestive e singolari; numerose chiese, tra cui spiccano la Prepositurale di San Giorgio e quella di San Giovanni, tra le prime erette sul Lario.
E per chi ama camminare, tanti tracciati montani e collinari, tra cui spiccano il Sentiero del Viandante e l’ultima arrivata, la nuova Greenway dei Patriarchi, un percorso dolce e affascinante alla portata di tutti.
Qui si deve mettere in conto di prendere il traghetto per raggiungere Bellagio, località conosciuta in tutto il mondo, che si trova all’estremità del promontorio che divide in due rami il Lago di Como. Meta privilegiata di uomini illustri, Bellagio si distingue per le bellissime ville (da non perdere sono i giardini della celebre Villa Melzi e Villa Serbelloni) e le piccole case addossate le une alle altre.
Tornati a Varenna val la pena proseguire fino alla cima del lago, magari con una sosta presso quel luogo incantato che è Corenno Plinio, un piccolo e suggestivo borgo medievale con il suo castello recinto, realizzato nel XIV secolo, e la chiesa di San Tommaso di Canterbury. E poi finire in bellezza, ma anche in pace e tranquillità, sulla punta del promontorio di Olgiasca, visitando la bellissima Abbazia benedettina di Piona con un suggestivo chiostro realizzato intorno al 1242 in uno stile di passaggio tra il romanico e il gotico.

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