CRONACA

La Polizia di Stato scende in campo per la protezione dello shopping natalizio online

Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul commissariatodips.it, sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento dell’89,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.

La Polizia di Stato scende in campo per la protezione dello shopping natalizio online
Pubblicato:
Aggiornato:

È ormai iniziata la corsa agli acquisti dei regali di Natale e la Polizia Postale mette in guardia dai rischi della rete fornendo consigli utili per evitare che l’acquisto di doni per i propri cari faccia incorrere in potenziali truffe, complice in questo momento di emergenza sanitaria, anche la ricerca di offerte a bassissimo costo ed i ristrettissimi tempi per gli acquisti.

Il numero delle segnalazioni e denunce ricevute sul commissariatodips.it, sommate a quelle delle persone arrestate e denunciate nel corso del 2020, ha registrato un incremento dell’89,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Incremento di denunce e segnalazioni dell'89%

La scelta di acquistare in rete è spesso legata anche alla possibilità di ottenere risparmi, oltre che alla comodità, ma alcune ricerche confermano che il modello dell'acquisto “di impulso” legato a offerte speciali, ad esempio, stock limitati o prezzi scontati, è talmente diffuso che anche i truffatori seriali riescono ad inserirsi con false vendite.

Per questo motivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni è scesa in campo con alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online. La guida pratica sarà disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale della Polizia Postale www.commissariatodips.it e sulle relative pagine facebook e twitter.

“L’ultima operazione effettuata dalla Polizia Postale ha messo in luce un complesso modus operandi che vedeva i criminali pubblicizzare la vendita di capi di abbigliamento tramite una piattaforma popolare tra i giovani. La proposta di capi “alla moda” dal modesto valore commerciale, l’uso di un ambiente social e l’utilizzo di profili con migliaia di followers hanno facilmente attratto le giovani vittime, inducendole agli acquisti poi rivelatisi truffaldini. Gli utenti, accuratamente selezionati, venivano contattati sulla piattaforma e indotti al pagamento mediante ricariche di carte prepagate. Successivamente, i truffatori, con altri profili social, ricontattavano le vittime persuadendole ad effettuare un nuovo pagamento, adducendo giustificazioni pretestuose come spese di dogana o problemi fiscali.”

In Toscana, solo negli ultimi 3 mesi sono state ricevute 1.200 denunce di truffe on line, di clonazioni di carte di credito e di phishing, con un danno economico totale di circa 630.000,00 euro: 169 le persone denunciate e 1 arrestata

Oltre alle note forme di phishing, le tipologie di truffe realizzate sono:

LA TRUFFA “ROMANTICA”

La truffa avviene sui principali social network e consiste nell’adescamento di persone sole, o comunque alla ricerca di contatti umani. La vittima viene (virtualmente) avvicinata da un soggetto, che il più delle volte si presenta come alto Ufficiale dell’esercito statunitense o britannico, che, dopo una prima fase di fitta corrispondenza conoscitiva, illustra alla vittima progetti futuri che ha intenzione di intraprendere dopo il suo collocamento a riposo dal lavoro. In alcuni casi questa circostanza è sostituita dalla richiesta di fondi necessari a sbloccare le pratiche di pensionamento, motivandone l’impossibilità di disporre del proprio denaro perché impegnato in missione su una corazzata. Il truffatore, assicurando la vittima di una sicura restituzione del denaro anche in virtù della loro attuale relazione, riesce a convincere la vittima ad operare bonifici in suo favore, denaro che in realtà viene distratto su diversi conti attivi in diverse zone del mondo. A conclusione della truffa il sedicente Ufficiale Militare si rende irreperibile, creando un forte stato depressivo nella vittima sia per l’illusione di una possibile relazione che per il danno economico provocato.

IL TRADING ON LINE

La truffa si articola nell’adescare e convincere il cittadino ad effettuare investimenti a basso rischio mediante acquisto di crypto valuta o partecipazione ad operazioni di trading on line. I finti broker contattano le vittime prospettandogli investimenti a basso rischio e alta rendita. Solitamente i contatti avvengono mediante comunicazione telefonica con prefissi sia italiani che esteri. Il sedicente broker convince la vittima ad effettuare un primo investimento, solitamente nell’ordine dei 250,00 euro mediante pagamento con carta di credito. La cifra corrisposta in realtà serve ad effettuare la registrazione di un account di prova su piattaforme trading realmente esistenti. L’account riservato all’investitore in realtà viene gestito dai truffatori che potendo inserire manualmente i profitti ottenuti mediante simulazione di investimento, fanno credere alla vittima di avere nell’immediato forti guadagni, incentivandola cosi ad investire ulteriormente. A questo si accompagna un’assistenza giornaliera del finto consulente, fino a quando la vittima chiede il ritiro del capitale. A quel punto le viene riferito che il ritiro del capitale è subordinato al pagamento di una tassa che va dal 15 % al 26 % del capitale totale (investimento+profitto), falsa informazione che scoraggia l’utente ad effettuare ulteriori versamenti e a trovarsi nella posizione di non poter ritirare il capitale maturato, che tra l’altro non è comunque disponibile, se prima non effettua importanti versamenti per le tasse da pagare, aggravando il danno della truffa.

LA TRUFFA ATM

La truffa viene realizzata sui siti e-commerce nei confronti di coloro che pubblicano annunci di vendita: il venditore viene contattato da un potenziale acquirente che, raggiunto l’accordo per importo e spedizione, manifesta la volontà di effettuare il pagamento con una nuova metodologia, a suo dire, messa a disposizione da Poste Italiane. Pertanto invita il venditore a recarsi presso uno sportello ATM Bancoposta e, in quel momento gli fa inserire la propria tessera bancomat e gli fornisce un codice da digitare sul tastierino, che altro non è che il numero della carta PostePay del truffatore, sulla quale, traendolo in inganno, fa ricaricare la somma pattuita.

Guida sicura per gli acquisti online

Utilizzare software e browser completi ed aggiornati - Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.

Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali - In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.

Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio! - Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate.

Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti. Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online! - Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime…

Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online - Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le App ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.

Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili - Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.

Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing - …ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.

Un annuncio ben strutturato è più affidabile! - Leggi attentamente l’annuncio prima di rispondere: se ti sembra troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Chiedi più informazioni al venditore sull’oggetto che vuoi acquistare e se le foto pubblicate sembrano troppo belle per essere vere, cerca in rete e scopri se sono state copiate da altri siti!

Non sempre…. è sempre un buon affare - Diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare: accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato!

Non fidarsi… - Dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con email e/o sms ambigui, con la scusa di far risparmiare sulle commissioni e di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

Seguici sui nostri canali