Uno dei tanti...

Chiuso il ristorante che, dopo la cena, si trasformava in una pista da ballo

I poliziotti in incognito hanno sorpreso più di 300 persone: pagando un piccolo extra, si poteva tranquillamente danzare. Senza mascherina.

Chiuso il ristorante che, dopo la cena, si trasformava in una pista da ballo
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Solo uno dei tanti, anzi tantissimi. Nella seconda estate Covid, stavolta senza discoteche, si balla lo stesso ovunque. L'ultimo caso lo racconta il nostro Prima Como: un ristorante, dopo la cena, si trasformava in sala da ballo. Ma la musica fino a notte fonda dalle piazze ai bar è una costante un po' ovunque: impossibile effettuare controlli diffusi e molto spesso la gente nei locali seduta al proprio posto al tavolo si alza e accenna qualche passo di danza, non solo da fermo... In questo caso il locale pizzicato, faceva di peggio: applicava addirittura un extra per continuare la serata fra danze sfrenate.

Ristorante dopo cena si trasformava in pista da ballo

Nell’ambito dei controlli agli esercizi pubblici disposti dal Questore di Como, nello scorso fine settimana, sotto la lente è finito il ristorante La Limonaia di Merone, sulle sponde del lago di Pusiano.

In provincia era già successo al Wood Club di Appiano Gentile, dove i poliziotti erano entrati in azione in incognito come comuni avventori documentando, con immagini registrate, lo svolgimento di una serata danzante con numerose persone.

Tattica vincente, non si cambia: anche stavolta il camuffamento ha funzionato.

Già, perché il locale è autorizzato sì a svolgere attività di somministrazione di cibo e bevande, ma durante i controlli in incognito nella parte esterna del locale è stata scoperta una sorta di pista da ballo, una zona libera dai tavolini e con tanto di casse e deejay.

Poliziotti in incognito: il gestore è stato denunciato

Al locale si aveva accesso sicuramente per cenare ma, pagando un ingresso minimo che rendeva possibile la fruizione del bar, si poteva anche ballare. In ogni caso, non veniva effettuato alcun contingentamento al fine di evitare l’assembramento e gli avventori, nonostante la presenza di numerose persone, più di 300, non indossavano alcun dispositivo di protezione.

Secondo la normativa anti-Covid, attività quali discoteche e sale da ballo non sono ancora aperte per evitare il propagarsi del contagio, pertanto il gestore del locale è stato sanzionato per numerose violazioni in materia di prevenzione e repressione della pandemia, con l'immediata chiusura dell’esercizio per tre giorni ed è stato anche denunciato per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento.

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