L'addio al grande Rolando Panerai

Esattamente due mesi fa, il 25 ottobre, usciva su Bisenziosette l'articolo su uno dei più grandi baritoni della storia, che si è spento a 94 anni.

L'addio al grande Rolando Panerai
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E’ stato uno dei più grandi baritoni italiani e si è spento martedì 22 ottobre 2019. Esattamente due mesi fa su Bisenziosette usciva l'articolo in ricordo di Rolando Panerai.

L'addio a Rolando Panerai

Rolando Panerai, aveva compiuto 94 anni il 17 ottobre, era nato a Campi Bisenzio ed è stato uno dei più grandi baritoni della storia della lirica italiana. Il suo debutto sul palcoscenico avvenne il 29 giugno 1946 al Teatro Dante di Campi Bisenzio in «Lucia di Lammermoor» e da lì di trionfo in trionfo Rolando ha iniziato una una carriera straordinaria che lo ha visto al fianco di tutti i più grandi interpreti e direttori del Novecento, da Maria Callas ad Albert Von Karajan. Personaggio di grande spessore umano, oltre che artista straordinario, Rolando ha sempre seguito con affetto e con attenzione il campigiano Devid Cecconi che oggi ne ha idealmente raccolto il testimone nel suo grande debutto alla Scala.

«Con Rolando se ne va uno degli ultimi grandi della vecchia scuola. Una perdita enorme per la cultura, ma chi era Rolando Panerai dal punto di vista professionale non lo dico io, è tutto scritto nella storia. Ma con lui perdiamo anche una grande persona dal punto di vista umano. Panerai ha avuto tanto dalla vita, ma perché ha dato tanto. Una persona con un cuore e una generosità che oggi difficilmente si ritrovano, come i grandi di una volta: più grandi erano e più erano umili. Per me è stato un grande maestro, nel canto e nella vita».

Un grande del mondo della lirica

La tradizione lirica campigiana insomma prosegue ancora oggi nel segno dei grandi baritoni. «Lo ricordo con piacere, ha raccontato Carla Pieraccini, ex presidente del teatrodante Carlo Monni -, aveva una bellissima voce baritonale anche da anziano figuriamoci che potenza dovesse avere in gioventù. Nel poco tempo che sono stata Presidente del teatro Dante volli fare un evento per festeggiare la sua carriera e consegnare a Rolando Panerai, assieme al sindaco Adriano Chini, una medaglia d'oro che fu da lui molto apprezzata poiché era la prima che gli veniva conferita dal paese natio. Panerai aveva approvato e sostenuto la rinascita del Teatro Dante, diceva che con una cavea per l'orchestra così ed il grande palco sarebbe stato adatto alla presentazione di tutte le opere liriche compreso l'Aida. La lirica era propria della tradizione del popolo campigiano. Nonostante avesse cantato nei più famosi teatri d'opera del mondo era una persona squisita con tutti, manifestava con evidenza il proprio attaccamento per Campi Bisenzio».

La biografia di Rolando Panerai

Panerai iniziò lo studio del canto a Firenze, prima presso insegnanti privati e poi presso il centro di avviamento lirico del Teatro comunale; successivamente vinse il primo concorso nazionale del Teatro lirico sperimentale di Spoleto, debuttando al Teatro Nuovo della cittadina umbra in Don Pasquale. Panerai si è esibito nei più grandi teatri del mondo tra cui la Scala di Milano, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan di New York, la Staatsoper di Vienna, il Liceu di Barcellona, l'Opéra di Parigi, e nei Festival di Salisburgo, Edimburgo ed Aix-en-Provence. Oltre a un vasto repertorio classico, ha affrontato produzioni dei compositori contemporanei, come ad esempio Partita a pugni di Vieri Tosatti al Festival internazionale di musica contemporanea a latere della Biennale di Venezia del 1953. Fu pioniere della lirica in televisione, figurando nel cast de Il barbiere di Siviglia di Rossini, prima opera trasmessa sul piccolo schermo dalla Rai il 23 aprile 1954, per arrivare nel 2000, quarantasei anni più tardi, a La traviata a Paris, opera-film trasmessa in diretta mondovisione in più di cento Paesi.
Il suo repertorio di circa 150 titoli comprende, tra le altre, le verdiane Rigoletto, Falstaff, Il trovatore, La traviata, Don Carlo, il Figaro sia delle mozartiane “Nozze” che del rossiniano Il barbiere di Siviglia, i pucciniani Gianni Schicchi e Marcello, uno dei ruoli che ha più frequentato.

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