La vicenda
Innamorati messi a dura prova in questo periodo di norme e chiusure
Luisa Chirullo e Andrea Civeli abitano, rispettivamente, a Colle di Val d’Elsa e a Poggibonsi

L’amore riesce a sconfiggere tutti i confini e limiti, perfino il campanilismo. È il caso di una colligiana Luisa Chirullo e di Andrea Civeli di Poggibonsi, che nonostante l’inimicizia tra le due città sono fidanzati da molti anni. L’amore sconfigge tutto, però le nuove norme sembra che mettano a dura prova anche gli innamorati…
Come avete passato il periodo del lockdown di primavera senza vedervi?
«Con alti e bassi, all’inizio ci sentivamo solo chattando, poi abbiamo fatto un litigio molto duro. Dopo ci siamo anche visti e sentiti, ma è stata davvero difficile come situazione».
Utilizzavate delle piattaforme online?
«Inconsciamente inizialmente pensavamo che non vedendoci e non sentendoci sarebbe stato meglio, ma la mancanza si è fatta sentire. Abbiamo usato Skype ed anche siti online per poter guardare le serie TV in contemporanea».
Questa situazione ha rafforzato il vostro legame?
Luisa: «Siamo sempre stati uniti, ma la prima chiusura ha creato difficoltà. Avevo la sensazione che qualcosa si fosse spezzato nel nostro legame, non era per il fatto di non vederci o sentirci. Era una sensazione, più passava il tempo e più capivamo che quella sensazione sarebbe sparita soltanto vedendoci dal vivo. Ora è tutto passato, ma non possono non tenere in considerazione questo tipo di legami (che sono la maggior parte, ndr). Dovrebbero pensare a delle soluzioni».
Ora come state facendo per vedervi?
Luisa:«Rispetto al primo lockdown le regole sono meno rigide, continuiamo sempre a chattare, troviamo dei metodi non troppo rischiosi. Ci teniamo comunque a rispettare le regole. Ci siamo visti 3 o 4 volte per circa 2 ore, magari dopo il lavoro. Andrea lavora a Casole, quindi passa da Colle anche se per poco».
In questo periodo avete trovato dei modi e delle forme per vedervi?
«I modi e le forme per vederci sono pochi. C’è bisogno di vedersi dal vivo, attraverso i mezzi di comunicazione non ci si può abbracciare. Rimane comunque la distanza, preferiamo chiamarci. Nonostante la freddezza sappiamo che ci amiamo e va bene così, quando ci sarà la possibilità di vederci dal vivo lo faremo».
Cosa ne pensate della situazione generale?
«Non vediamo l’ora che finisca tutto. Siamo giovani e stare tutto questo tempo a casa è stato uno spreco dei nostri 24 anni. Non abbiamo vissuto alcuni momenti, che non torneranno mai più».