All’Onu per cucinare il cibo della pace

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All’Onu per cucinare il cibo della pace
Federica Continanza, classe 1979, è chef professionista, insegnante in corsi di cucina e madre. Sul territorio è celebre perché ha ristrutturato la ex scuola della città per allestire la prima home restaurant del comune, si chiama Casa Grazia. Nel suo girovagare anche per il mondo per far conoscere la cucina toscana è inciampata in un progetto che ha visto la Chef collaborare anche con l’Onu.
Continanza, com’è riuscita ad entrare in questo circuito?
«Sono andata a Ginevra in una delle tante sedi dell’Onu. Sono riuscita ad arrivarci su chiamata. Conosco molto bene una persona che lavora a Ginevra già da molto tempo, erano un po’ di settimane che mi contattava per un lavoro, perché aveva la necessità di rivisitare il menù di un’attività, così mi aveva detto. Sinceramente non immaginavo che l’attività fosse proprio una mensa dell’Onu».
In sostanza, lei è stata chiamata per fare quale tipo di attività?
«Nello specifico il mio compito è stato quello di rimettere le mani in un’attività ed in un menù. Cercando, così, di dare una nuova vita in ambito culinario ad un’attività ristorativa. Non è la prima volta che mi occupo di lavori di questa tipologia».