Racconti di un grande archeologo

Ranuccio Bianchi Bandinelli, un secolo dopo Clusium

Un convegno dedicato all'archeologo a Chiusi e Sarteano il 28 e 29 novembre

Ranuccio Bianchi Bandinelli, un secolo dopo Clusium

“Del primo amor non ci si scorda mai”, affermava Ranuccio Bianchi Bandinelli (1900-1975), noto archeologo e storico dell’arte senese, nella prefazione al volume di Mauro Cristofani del 1975 sulle statue-cinerario chiusine di età classica. Questa frase rievoca la sua prima fatica scientifica: la tesi di laurea, che tra il 1922 e il 1923 lo vide impegnato nell’esplorazione delle campagne chiusine, culminando nella pubblicazione nel 1925 del suo lavoro “Clusium. Ricerche archeologiche e topografiche su Chiusi e il suo territorio in età etrusca”.

Dettagli del convegno

Il convegno si svolgerà a Chiusi e Sarteano il 28 e 29 novembre e presenterà 24 relazioni scientifiche che offriranno un aggiornamento sull’archeologia della Valdichiana senese.
Inoltre, il 28 novembre alle ore 18, sarà inaugurata una mostra al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, intitolata «Un giovane di belle speranze…», che rimarrà aperta fino al 29 marzo 2026.
L’esposizione, “Ranuccio Bianchi Bandinelli 1922-1929: i primi passi di un archeologo”, propone un percorso inedito sugli anni formativi di Bianchi Bandinelli, evidenziando le tappe che lo condussero a diventare un archeologo e storico dell’arte di fama internazionale.