Ritrovamento storico

Ritrovate pagine miniate rubate nel 1982

I Carabinieri restituiscono reperti di grande valore storico alla comunità di Colle Valdelsa

Ritrovate pagine miniate rubate nel 1982

Un tesoro di 30 pagine miniate, di cui 27 complete e tre parzialmente danneggiate, è stato recuperato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri e restituito alla comunità di Colle Valdelsa. Questi reperti risalgono al periodo compreso tra la fine del 1200 e la metà del 1400 e provengono da sei corali del convento di San Lucchese a Poggibonsi. Le pagine erano state rubate l’8 marzo 1982 mentre erano esposte nel Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra di Colle Val d’Elsa.

Un recupero significativo

La restituzione delle pagine miniate si aggiunge a un precedente recupero effettuato dal Comando Carabinieri TPC, sempre legato allo stesso furto, avvenuto nel 2020 durante una mostra a Palazzo Pitti a Firenze, dedicata a queste opere. Le miniature recuperate appartengono a due serie liturgiche distinte: la prima, realizzata tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, e la seconda, databile alla metà del XV secolo. Per la serie più antica, i francescani si affidarono a una bottega senese, mentre la successiva fu realizzata da botteghe fiorentine, che collaboravano anche con artisti provenienti da altre regioni.

Un’importante segnalazione

L’attività investigativa del Nucleo TPC di Firenze è scaturita da una segnalazione di un privato cittadino, un esperto d’arte, che ha riconosciuto il valore storico e artistico delle pagine, ricondotte al furto del 1982. Un contributo fondamentale è giunto dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze, in particolare dalla professoressa associata di Storia dell’Arte Medievale, già curatrice della mostra di Palazzo Pitti.

Custodia e restituzione

Data l’importanza e la delicatezza delle opere, dal momento del sequestro sono state affidate in custodia temporanea all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, un istituto con autonomia speciale del Ministero della Cultura e centro di riferimento nazionale per la conservazione dei beni culturali. Il successo di questo recupero sottolinea la crescente sensibilità verso i beni culturali sottratti nel tempo, affinché possano tornare a essere apprezzati dalla collettività. È cruciale la catalogazione e la documentazione fotografica dei beni culturali, che, se integrate nelle denunce, alimentano la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, uno strumento vitale per il recupero di tali beni anche a distanza di anni.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena ha disposto la restituzione delle opere d’arte al Comune di Colle Val d’Elsa, in considerazione della loro provenienza e importanza giuridica.