Si chiudono oggi i cancelli dello stabilimento Beko in via Toselli a Siena, un evento che segna la fine di un’epoca per la produzione manifatturiera in Toscana. Durante un’assemblea pubblica, i lavoratori e rappresentanti delle istituzioni si sono riuniti per assistere a questo gesto simbolico.
“La questione di Beko – ha affermato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – interessa tutta la regione. Questo stabilimento rappresenta il più grande impianto industriale di Siena. Abbiamo un contenitore, uno stabilimento di proprietà per la maggior parte di capitale pubblico. Ora dobbiamo dare uno sprint per promuovere un’imprenditorialità sana, investendo in produzioni che trovino mercato e garantiscano un orizzonte temporale per un nuovo rilancio”. Giani ha sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra tra le istituzioni per trovare un soggetto in grado di garantire una prospettiva futura.
“Si chiude un capitolo storico, ma abbiamo gettato le basi per aprirne un altro per i lavoratori e il futuro di Siena”, ha dichiarato il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, commentando la chiusura dello stabilimento, avvenuta come previsto il 28 novembre. “Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato – ha proseguito –, si tratta di una chiusura che purtroppo ha radici lontane. Rinnovo la mia vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie: sin dall’inizio del mio mandato, l’amministrazione comunale si è impegnata in prima linea su questa vicenda. Si conclude un percorso, ma siamo fiduciosi che ne inizi immediatamente un altro”.
“Proseguiremo con determinazione – ha concluso il Sindaco – per la reindustrializzazione del sito di viale Toselli, mantenendo i livelli occupazionali attuali e, se possibile, aumentando il numero di posti di lavoro. L’amministrazione comunale è attivamente impegnata con misure concrete, incluso un investimento di un milione e 700mila euro, per garantire che Siena non perda un’importante area industriale. L’acquisto dell’immobile da parte di Invitalia, la creazione della società ‘Sviluppo Industriale Siena Srl’, e le interlocuzioni con il Governo sono tutte iniziative destinate a garantire occupazione e futuro per la comunità”.
Presenti oggi di fronte allo stabilimento, il vicesindaco di Siena, Michele Capitani, ha dichiarato:
“Consideriamo la giornata di oggi come un passaggio non definitivo, sebbene doloroso, che segna l’inizio del processo di reindustrializzazione. Con l’atto del Consiglio comunale di ieri, abbiamo aperto un capitolo importante: l’amministrazione è entrata nella società ‘Sviluppo Industriale Siena Srl’ per dare nuovo impulso allo stabilimento e creare prospettive concrete per la comunità senese”.
Valerio Fabiani, consigliere speciale di Giani per lavoro e crisi aziendali, ha confermato che i 24 mesi di ammortizzatori sociali scattano ora, durante i quali il personale potrà continuare a lasciare l’azienda su base volontaria, con incentivi e supporto da parte dei servizi di outplacement e misure fornite dal venditore.